Il figlio del CEO di Microsoft Satya Nadella è deceduto all’età di 26 anni

Lutto in casa Microsoft: Zain Nadella, figlio del CEO Satya Nadella, è deceduto a soli 26 anni. Il giovane era affetto da paralisi cerebrale.

Il figlio del CEO di Microsoft Satya Nadella, Zain Nadella, è deceduto all’età di 26 anni lunedì 28 febbraio. Una bruttissima notizia, confermata da un portavoce della casa di Redmond. “Il figlio di Satya, Zain Nadella, è deceduto. I coniugi Nadella si stanno prendendo del tempo per piangerlo in privato”.

Zain era nato con una paralisi cerebrale che l’ha costretto a ricevere cure specializzate per tutta la vita. In sedia rotelle, Zain comunicava in modo non verbale. “Zain sarà ricordato per il suo gusto eclettico per la musica, il suo sorriso luminoso e solare e l’immensa gioia che ha portato alla sua famiglia e a tutti coloro che lo amavano”, ha scritto Jeff Sperring, CEO del Children’s Hospital dove il giovane era in cura.

La paralisi cerebrale è causata da uno sviluppo anormale del cervello e colpisce la capacità di una persona di muoversi e mantenere l’equilibrio, secondo i Centers for Disease Control and Prevention. Può causare disabilità intellettiva, convulsioni e problemi di vista, udito o linguaggio. 

L’esperienza famigliare ha portato la famiglia Nadella a impegnarsi nel sociale sia in termini filantropici che umani, e in questo slancio il CEO ha coinvolto anche l’azienda da lui diretta: sono molte le tecnologie rivolte al mondo della disabilità che Microsoft ha integrato nei propri software con l’intento di renderli più accessibili. Non bisogna dimenticare inoltre soluzioni come l’Xbox Adaptive Controller per rispondere alle esigenze dei giocatori con mobilità ridotta.

“Zain ha dovuto lottare contro tremende avversità a causa delle sue condizioni mediche”, scriveva l’anno scorso il Seattle Children’s Hospital. “Il suo viaggio ha plasmato la storia della famiglia Nadella in una storia di resilienza, empatia e determinazione nel realizzare la promessa di un futuro più luminoso per i bambini con malattie neurologiche”.